Isotopia
La nozione di isotopia (iso = uguale, topos =
luogo) rinvia a una concezione del significato come "effetto del
contesto", cioè come qualcosa che non appartiene alle parole prese
singolarmente, bensì che risulta dai loro rapporti all'interno dei
testi.
La funzione delle isotopie è quella di facilitare
l'interpretazione dei discorsi (o dei testi); in effetti, ciascuna
di esse individua un contesto di riferimento "condiviso" da più
parole, che non deriva però dai loro specifici significati. Ciò
nella logica che l'insieme è qualcosa di diverso dalla sommatoria
dei suoi elementi.
Il riconoscimento di un'isotopia, quindi, non è la
mera constatazione di un "dato", bensì il risultato di un processo
interpretativo (F. Rastier 1987).
La nozione di isotopia è stata
inizialmente proposta dal semiologo A.J. Greimas (1966) per
definire la ricorrenza, all'interno delle unità sintagmatiche
(frasi e/o testi), di più parole con tratti semantici in comune tra
loro.
Nella logica di T-LAB, la
rilevazione delle isotopie deriva dall'analisi delle occorrenze e
delle co-occorrenze.
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